Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INCUBOto della solidarietà nazionale per l'atto più grave, più tremendo, ma anche più sacro che una Nazione può compiere : per la guerra. Per la nuova guerra di indipendenza che l'Italia deve combattere. »
      11 Giornale d'Italia scriveva che il discorso del Presidente del Consiglio era un documento chiaro, elevatissimo, sobrio, efficace. Detto ciò, proseguiva :
      « Il diritto dell'Italia a non partecipare alla guerra è stato luminosamente, per quanto sinteticamente, affermato e dimostrato. E sopra tutto, il Presidente del Consiglio ha fatto comprendere al Parlamento e al paese come il governo sia completamente consapevole della situazione d'una grande Potenza come l'Italia nel mondo e provveda alacremente a fortemente tutelarla nel presente e nell'avvenire e a sostenere e difendere gli interessi e le aspirazioni della Nazione. La grandissima maggioranza della Camera ha dato a questa direttiva del Gabinetto — solennemente ed energicamente tracciata innanzi .al Parlamento e al paese — una interpretazione non particolarista, ma generale e complessa, in quanto un grande popolo ha sempre degli ideali da perseguire e delle aspirazioni da raggiungere. »
      La Tribuna scriveva :
      « 11 breve discorso del Presidente del Consiglio non aggiunge nulla di nuovo a quanto già si sapeva e all'è stero e all'interno. L'Italia proclamò la propria neutralità al o scoppio della catastrofe europea, senza mancare in nulla agli obblighi dei suoi. trattati ed esercitando nello stesso tempo un suo pieno e incontestabile diritto. Ma poiché questa catastrofe e l'immane lotta che ne è conseguita possono avere conseguenze sostanziali nell'assetto europeo, la neutralità ita'iana non poteva essere intesa come una rinunzia e una proclamazione di disinteressamento e, peggio ancora, di impotenza; quindi doveva essere quella che è e che speriamo ogni giorno vada sempre più diventando : neutralità vigile, che misura tutte le conseguenze degli avvenimenti storici a cui assistiamo; neutralità armata, sicura della sua forza e pronta ad usarne per la tutela


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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