Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INCUBOL Obsercer di Londra notava in proposito : Sarebbe poco prudente ricavare dalle dichiarazioni dell'on. Salandra delle precipitate conclusioni. Noi crediamo che l'Italia sia decisa a realizzare alcune delle sue aspirazioni con o senza guerra. L'Italia è neutrale con i pieni diritti della neutralità ed è il solo giudice della propria condotta. Essa può rimanere neutrale se Vienna cede alla diplomazia, altrimenti il discorso del Presidente del Consiglio può diventare non soltanto un episodio italiano notevolissimo, ma un avvenimento europeo. Frattanto è meglio rispettare l'opinione italiana, che le critiche ed i suggerimenti dall'estero sono poco graditi. »
      Nell'Homme Libre, Clemenceau scriveva che l'opinione pubblica europea doveva vedere nelle dichiarazioni di Salandra un orientamento più netto. E soggiungeva :
      « La brillante tradizione di sforzi da cui è uscita l'Italia, impone certe direttive nazionali da cui è impossibile a chiunque di liberarsi. Nessun italiano può dimenticare che per costituire l'Italia bisognò scacciare l'Austria. 1 triplicisti più convinti dalle Alpi al mare libico non hanno mai potuto fare altro che tenere chiusa entro di loro la convinzione su questo punto. Quando viene il momento in cui una politica che non fu che abituale si trova al termine della sua opera, quando un castello di carte costruito con molti sforzi precipita all'improvviso sulla tavola, bisogna ben decidersi a una nuova costruzione secondo gli immutabili dati del sent -mento nazionale, a volte più chiaroveggente dei più sottili uomini politici.
      ( Salandra ha parlato liberamente, senza che lo si possa accusare di avere ceduto a pressioni di chicchessia. Le sue parole sono state maturamente deliberate : egli ne ha misurato la portata e gli effetti, ed ha riconosciuto che una politica di pura neutralità non poteva più corrispondere alle aspirazioni e ai bisogni dell'Italia.
      E Clemenceau concludeva :
      « Niente vita contemplativa per l'Italia; per essa è
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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