Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAconsueti auguri di fin d'anno, furono scambiate significanti parole.
      Al senatore Ulderico Levi, il quale affermava che l'Italia saprebbe svolgere l'azione pacifica o bellica indicata dai suoi diritti e dal suo prestigio di grande Potenza, Salandra rispondeva associandosi alle augurali parole. E soggiungeva :
      « E così, come un secolo fa il 1815 fu l'anno che segnò la pace che noi dovemmo stracciare per ricostituirci a nazione, io auguro che il 1915 sia l'anno della pace dalla quale l'Italia acquisti maggior gloria e maggior grandezza. »
      E il Presidente del Senato, Manfredi, a sua volta disse :
      « L'Italia ha per sè il suo destino, che ci parla con il confronto centenario già fatto dall'on. Presidente del Consiglio: il 1815, l'anno nefasto della Santa Alleanza e del Congresso dei coronati che immolarono i popoli e l'Italia che fu sbranata e sepolta.
      « Il 1915 la vede grande Potenza, arbitra di sè, spettatrice impavida della bufera che travolge l'Europa. Prosegua l'Italia il suo destino, munita della concordia dei suoi figli e della forza delle sue armi.
      « Voi, onorandi uomini, che al Governo avete già meritato l'ampia fiducia del Parlamento e del Paese, sarete del destino d'Italia gli oculati ministri, preservandola illesa nel suo diritto per condurla, se ne suonasse l'ora e ne venisse la cagione, con le forze unite del diritto e delle armi, alla sua maggior grandezza. »
      Senza dubbio queste elevate parole davano al paese causa a ben sperare, come la votazione plebiscitaria era stata confortante spettacolo. Ma tuttavia l'unanime concordia, della quale aveva dato prova il Senato, non riusciva del tutto persuasiva.
      Le parole dell'on. Salandra, per necessità di cose non del tutto esplicite, non avevano forse prestato il fianco all'equivoco? Nel dare ad esse così assoluto assenso, non aveva forse più d'uno cercato di forzarne il senso, adattandole ai propri convincimenti?
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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