Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRAN.DE GUERRA D'ITALIAelargizione? Dalla benevolenza dei terzi? Chi dunque sta versando in Europa il proprio sangue per noi? Nessuno certamente; come noi non siamo disposti a versare il nostro per gli altri. Ma in Senato abbiamo udito anche esclamare che è tempo, per gl'italiani, di finirla col dare il proprio sangue a vantaggio altrui...
      A quel senatore si poteva rispondere che da quando siamo italiani, cioè da quando siamo un popolo libero, arbitro del proprio destino, ciò non è mai avvenuto. L'insolenza straniera ha anzi preteso qualche volta, sebbene non ne avesse il diritto, di rinfacciarci il contrario. A .meno che il deplorevole « precedente » non fosse, per avventura, la spedizione di Crimea voluta da quel rompicollo che fu il conte Camillo Benso di Cavour...
      All'estero, i dubbi e le incertezze che permanevano anche dopo le parole di Salandra e dopo il voto unanime di fiducia, trovarono un'eco non priva d'interesse.
      In Germania s'affrettarono a metter la mano su quella interpretazione che meglio giovava agli interessi immediati tedeschi.
      ficco le considerazioni svolte dal vecchio organo bismarckiano, le Hamburger Nachrichten :
      « In fondo, l'attitudine dell'Italia è semplicissima. Essa è alleata della Germania e dell'Austria, ma il trattato d'alleanza le permette di rimanere neutrale in questa guerra, e poiché nessuno senza necessità vuol buttarsi in tale orribile mischia, tanto più quando non vi siano da prendere sicurissimi guadagni che valgano l'enorme dispendio di beni e di vite, l'Italia non può far nulla di più ragionevole che astenersi. Questo è giustificato egoismo e in un caso simile anche la Germania non dovrebbe agire altrimenti.
      « Sin da principio abbiamo considerata la neutralità italiana da questo punto di vista c anche da Berlino e da Vienna si sarà amichevolmente notificata l'approvazione al terzo alleato. Ciò che il Ministero Salandra per-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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