Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIApio, cercò di servirsi sopra tutto delle tribù cattoliche del nord. Ma, dopo la proclamazione della guerra santa per parte della "^urchia, il governo di Vienna aveva voluto servirsi, come suo principale strumento, dell'elemento mussulmano : e vi era riuscito. Da ciò tutte le agitazioni e i disordini, che avevano costretto l'Italia ad intervenire.
      Un corrispondente romano del Corriere della Sera, che compì a Roma una rapida inchiesta negli ambienti diplomatici della Triplice Intesa ed in quelli balcanici, ne diede relazione in questi termini :
      « Abbiamo potuto constatare che la notizia del nostro sbarco a Vallona è stata ivi accolta con generale favore. In una delle tre Ambasciate abbiamo anche udito esprimere l'avviso che la nostra occupazione dev'essere ritenuta definitiva e che questo fatto non potrà sollevare protesta alcuna. Da un diplomatico balcanico ci è stata fatta l'affermazione — molto discutibile, del resto — che « l'atto da noi compiuto inizia una più decisa azione politica dell'Italia, poiché esso fa sapere al 'Austria che anche l'Italia è presente nella penisola balcanica. »
      11 Giornate d'Italia scrisse :
      « Non è nell'animo di alcuno la mira di nosire e-spansioni nella terra degli skipetari; ma non v'è neppure la rinunzia alla vigile custodia dei diritti della civiltà e del nostro prestigio.
      « A insurrezione scoppiata e rapidamente propa-gantesi, dovevano le nostre navi assistere inoperose a stragi nella città indifesa? Quali non infondate accuse di insensibilità, di imprevidenza o, peggio, di impotenza, non si sarebbero rivolte contro l'Italia? »
      Il pensiero dell'on. Bettòlo sull'avvenimento fu così riferito dalla Tribuna :
      — Ho sempre pensato e penso tuttora — ha detto l'on. Bettòlo — che per quanto concerne la nostra azione in Albania, non si debba cambiare rotta; vale a dire che non ci convenga, in un momento così gravido di incognite, ingolfarci in una avventura la quale, forse con
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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