Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRAN.DE GUERRA D'ITALIAde risponde per bocca di Ricciotti Garibaldi a tutti i patrioti italiani : « Perchè quella via conduce a Trento e a Trieste. »
      Poincaré, Presidente delia- Repubblica francese, mandò questo telegramma al generale Ricciotti Gari-baldi :
      « Nel momento in cui le truppe francesi rendono gli ultimi onori a uno dei vostri nobili figli, tengo ad esprimervi la mia dolorosa simpatia, la mia riconoscente ammirazione per i valorosi eredi del nome illustre di Garibaldi e per i compagni italiani che sono venuti ad arruolarsi in Francia e che combattono al nostro fianco per il trionfo della civiltà latina. Essi difendono qui con noi le nostre tradizioni comuni, la nostra antica, immortale coltura, l'ideale di onore e di libertà, che è stato sempre così caro all'Italia. Essi rendono ancor più stretti e solidi i vincoli di affetto che uniscono le due nazioni sorelle. »
      Ricciotti Garibaldi rispose in questi termini :
      « Signor Presidente. Gli amici convinti e sinceri della Francia sanno che essa fu la gloriosa iniziatrice, sino dal 1793, della grande opera di redenzione umana, di cui oggi si scrive l'ultimo capitolo. Morire a prò di questa opera, è morire per la Francia e P Italia e per l'umanità. Sono orgoglioso che il primo della famiglia nostra caduto in campo di battaglia, abbia compiuto il corso di sua vita sulla terra di Francia, nell'uniforme onorata e gloriosa dell'esercito francese. Sono sicuro che i posteri, quando visiteranno il campo di battaglia dell'Argonne, troveranno sulla terra scritti col sangue di Bruno e dei suoi compagni i nomi intrecciati di Francia e Italia.
      « Quando dissi « Arrivederci » ai miei valorosi franchi tiratori sulla fine dell'année terrible, io avevo la ferma convinzione che il giorno della gloriosa rivincita non sarebbe mancato. Sono lieto di aver vissuto fino ad oggi mentre questo giorno si avvicina. Uno dei miei figli è caduto! Ne restano ancora cinque, e dopo di loro il vecchio capo della « quarta brigata » e con lui il cuore dell'Italia intera. »
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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