Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INCUBOscritti di Metternich — soggiungeva la Neue freie Presse — per un esatto giudizio sul''Italia, sorta appunto dopo che la politica del defunto Cancelliere aveva fatto fallimento. Però un lampo di genio guizza dalle osservazioni del vecchio diplomatico e ci fa capire il motivo per cui, tanto sotto Re Umberto quanto sotto il Re attuale, nonostante molti cambiamenti di Governo e spesso contro le troppo diffuse correnti popolari, l'Italia ha sempre provato il bisogno di avere un appoggio contvo le Potenze occidentali e di non fidarsi troppo specia -mente della sorella latina. La piaga di Tunisi brucia ancora e la vergogna di quella umiliazione non è ancora dimenticata. »
      11 giornale diceva quindi che solo per merito della Triplice l'Italia aveva potuto andare in Libia e procurarsi il modo di esercitare, un'influenza sulla politica balcanica. dalla quale era stata prima esclusa.
      « L'Italia — concludeva la Neue jreie Presse — ha deciso di non prendere parte alla guerra odierna. Ma la neutralità non basta ad alimentare le ragioni per la continuità dell'alleanza, continuità che è stata riconosciuta anche dall'on. Giolitti. 11 popolo d'Italia ha nella Germania una amica a lui egata dalla vicenda del suo proprio sviluppo, nella Monarchia austro-ungarica una vicina fidata e comoda, i cui sentimenti pacifici potrebbero essere dal punto di vista economico e finanziario di grande giovamento per entrambi i Paesi. L'alleanza austro-tedesca in ogni caso resta ferma ed incrollabile e in essa c'è sempre posto per l'Italia fino a tanto che la sorte non potrà separarla dai due imperi centrali. La Germania e l'Austria pensano ancora sempre quel che pensavano ai tempi di Re Umberto, quando si assunsero il compito di d.fendere i possessi italiani contro o-gni nemico che avesse voluto offenderli. »
      Ma la politica internazionale non tardò a dar luogo ad un gran colpo di scena, che fece trascurare ogni discussione di minor momento. La notizia piombò impreveduta ed imprevedibile : il conte Berchtold. mini-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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