Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAstro degli Esteri d'Austria-Ungheria, aveva presentato le dimissioni.
      Il vero movente di questo fatto sensazionale restò ignorato : e diede luogo, naturalmente, alle più varie supposizioni. Il modo come queste ipotesi furono formulate, il luogo ove esse sorsero, la verosimiglianza delle ragioni addotte, i motivi reconditi ch'esse potevano celare : tutto ciò costituiva un insieme d'altissimo interesse politico e merita d'essere ricostrutto. Ma prima di riferire quelle svariatissime voci, crediamo di dover e-sprimere l'avviso che la verità probabilmente era molto più semplice di quanto fosse apparsa a quei ricercatori d'ipotesi. Il conte Berchtold, che a Vienna passava — a ragione o a torto — per il rappresentante più genuino della tendenza diretta a stabilire più intimi rapporti con l'Italia, probabilmente non fece che pagare con le sue dimissioni il prezzo della neutralità italiana. La nostra neutralità segnava il crollo della sua politica e delle sue illusioni : egli sentiva — o gli si faceva sentire — il dovere di ritirarsi dal campo in cui aveva documentato la propria inabilità.
      Ed ora, esposta la nostra convinzione, vediamo quelle degli altri.
      « Il conte Berchtold — scrisse la Tribuna — è il primo, fra i personaggi direttamente responsabili dell'attuale situazione, ad uscire dalla scena, ed è naturale che questo avvenimento produca una grande impressione con conseguente tentativo di interpretarlo. Se noi volessimo procedere secondo i precedenti, potremmo ravvicinare il caso Berchtold a due casi recentissimi: quello del generale Auffenberg e del generale Potiorek. U-na tale interpretazione ci condurrebbe lontano; le complicazioni interne dello Stato austro-ungarico sono tali che esse possono offrire altre spiegazioni, anche di carattere minore. A.d ogni modo di una cosa si può essere sicuri : che all'estero l'impressione si imporrà e rimarrà in tal senso, e quand'anche essa fosse errata, servirà a mostrare che la situazione nella duplice monarchia è tale da costringere gli alti poteri ad affrontare il rischio di
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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