Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAbe lo stato di guerra con un proclama al paese, dichiarando che, fiducioso nella lealtà del suo popolo, nel valore dei suoi soldati e nella giustizia della sua causa, l'Italia è costretta a ricorrere alle armi per. la difesa dei suoi interessi supremi e della sua stessa esistenza nazionale come per il trionfo delle sue tradizioni. »
      Altre fantastiche versioni corsero intorno alla misteriosa missione di Ghenadieff a Roma, tanto che quell'uomo politico bulgaro fece diramare dalla Stefani questo comunicato :
      « Il signor Ghenadieff comunica che nelle interviste da lui accordate ai giornali durante il proprio soggiorno a Roma egli ha tenuto un linguaggio riservato ed identico per tutti. Alcuni giornalisti e corrispondenti, sopra tutto appartenenti alla stampa dei Paesi belligeranti, hanno tradotto il suo pensiero accentuandolo con tendenze personali, pur manifestando le proprie simpatie per la causa bulgara. »
      Poi le voci fantastiche assunsero maggiori proporzioni e spaziarono in più vasti orizzonti.
      Il corrispondente del Matin da Roma telegrafava al suo giornale, in base a lettere provenienti da Berlino, che l'esercito tedesco, veduto che ormai l'efficacia del concorso che poteva prestargli l'Austria era scarsa e convinto che essa è irremissibilmente condannata a scomparire, sarebbe disposto ad abbandonarla e a darla in pasto ai belligeranti, riservando, ben inteso, una delle parti più belle del bottino per la Germania, per compensarla delle concessioni che sarebbe forzata a fare alla Francia dal lato del Reno.
      « Queste voci — continuava il corrispondente — sono messe in giro da quella minoranza di neutralisti ad oltranza che fa il giuoco della Germania. Secondo essi, la Russia avrebbe la Galizia, la Bucovina e un piede nei Carpazi, la Serbia prenderebbe la Bosnia-Erzegovina e la Croazia, l'Italia il Trentino, l'Istria e la Dalmazia, la Romania la Transilvania, e la Francia riprenderebbe le sue provincie perdute nel 1870. 11 Belgio risorgerebbe dalle sue ceneri. La Turchia asiatica sarebbe una pre-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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