Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
L'INCUBOod almeno perchè non andasse oltre la conquista dei territori che rec'amava, se mai avesse voluto interveni-re...
Pichon, in un articolo sulla politica tedesco-ungherese, diceva :
È facile ricostruire il piano militare e diplomatico della Germania e dell'Ungheria, che sono ormai le due teste della coalizione in cui sprofonda l'Austria. Lo scopo militare è la protezione del territorio ungherese, è lo schiacciamento della Serbia, che sarebbe un mezzo di azione prezioso per gli eserciti germano-ungheresi contro la Russia. Lo scopo diplomatico è lo scacco della politica interventista della Romania e dell'Italia, è la divisione dei popoli balcanici. Si aggiunga che il punto di vista diplomatico è strettamente collegato col punto di vista militare in questo senso, che se l'offensiva russa fosse ostacolata ed i serbi fossero schiacciati, i tedeschi e gli ungheresi non mancherebbero di affrettare grandemente questo duplice evento nei luoghi ove i loro ambasciatori esercitano un'azione perfida e corruttrice.
( Il pericolo sarebbe quello che segnalava così giustamente e così chiaramente Clemenceau in un recente articolo : sarebbe un intervento limitato della Romania e dell'Italia, che permetterebbe ai tedeschi ed agli ungheresi. seguiti dagli austriaci, di lasciare fare attendendo la conclusione delle operazioni. Dobbiamo temere ciò? Si sarebbe potuto crederlo, secondo certi indizi. Le notizie ricevute in seguito sembrano mostrare che si sarebbe compreso a Roma ed a Bucarest l'inganno di questa politica di rinuncia. È evidente che bisognerebbe essere ciechi nelle due capitali (e certamente non lo si è) per non rendersi conto che un intervento limitato che servisse agli scopi della potenza germano-ungherese, sarebbe la peggiore delle soluzioni nelle circostanze presenti e si andrebbe contro alle aspirazioni nazionali più giustificate dei due paesi latini. »
Cle menceau in un articolo intitolato : « Alta e bassa diplomazia > scriveva nel suo giornale :
« L Italia ci aveva annunciato per bocca di Salandra che ogni politica di imbarazzo le sembrerebbe una
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I. ReccIO — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. IV 6
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