Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAA cementare questa risorta amicizia franco-italiana aveva contribuito potentemente l'opera e il sacrificio dei volontari garibaldini. E la Francia mostrò d'apprezzare altamente il concorso portatole sui campi di battaglia dalla gioventù italiana.
Infatti fu conferita la croce di cavaliere della Le-gion d'onore ai seguenti ufficiali del reggimento garibaldino :
Garibaldi Giuseppe, tenente colonnello: il 28 dicembre, in piedi nella prima trincea francese, non cessò di esporsi e di incoraggiare i suoi uomini durante i due attacchi mossi contro la trincea tedesca a 50 metri; il 5 gennaio condusse con lo stesso brillante coraggio il suo reggimento che si impadronì degli obiettivi assegnati.
Oggero Alfredo, tenente : conquistò una trincea e si impadronì di una mitragliatrice; ferito da un colpo d'arma da fuoco alla testa, ritornò all'assalto dopo a-vere posto al sicuro la mitragliatrice.
Garibaldi Ricciotti, capitano: dette prova in tutte le circostanze di un sangue freddo e di un valore eccezionali.
Zambrini Fausto, sottotenente: in tre combattimenti successivi fu sempre uno dei primi a lanciarsi nelle trincee tedesche.
Longo Camillo, maggiore : nel combattimento dal-l'8 al 9 gennaio, respinse i tedeschi a la baionetta, riconquistando, alla testa del suo battaglione, il terreno perduto.
Marabini Camillo, tenente : ferito, si fece medicare sommariamente e ritornò al fuoco.
Bousquet F. A., tenente : il 5 gennaio respinse tutti i contrattacchi in una trincea conquistata ai tedeschi.
Thomas T. R., sottotenente : il 26 dicembre non abbandonò la sua sezione nei combattimenti successivi e dette sempre prova di estremo valore.
Cappabianca Alberto, capitano : mostrò coraggio, sangue freddo e bella condotta nel comando della sua compagnia.
Angelozzi Ildebrando, capitano : ferito, condusse la sua compagnia fino al termine del combattimento.
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