Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INCUBOtali istigazioni possono farci paura. E dobbiamo far sapere alla giudiziosa maggioranza di italiani che qui si sa valutare e distinguere tra gli elementi bene intenzionati e i male intenzionati del popolo italiano. »
      11 giornale diceva poi che le correnti di umori si formano e si dissolvono più rapidamente in Italia che altrove. E così credeva che sarebbe passato quel commovimento di animi senza portare il giusto e saggio sentimento degli italiani a danni irrimediabili...
      A proposito delle nuove voci circa un accordo raggiunto fra l'Italia e la Romania e il loro prossimo intervento contro le Potenze centrali, notava la Kreuzzei-tung :
      « Che fra i due Stati vi siano certi legami e comunanza di interessi abbiamo più volte ripetuto; ma chi perciò credesse che si siano accordati per un azione comune e per una scesa in campo a breve scadenza, trarrebbe una deduzione affrettata, inconsiderata. Le voci vengono messe in circolazione dalle Potenze della Triplice Intesa. Noi possiamo assicurare che nè l'Italia nè la Romania hanno stabilito con precisione qua'e atteggiamento finiranno per prendere. 1 due paesi si armano per essere pronti ad ogni eventualità. Se prenderanno le armi e contro chi, dipenderà dagli avvenimenti; per cui è inutile ora soffermarsi sull'argomento. »
      Sullo stesso argomento il Temps riceveva queste notizie dal suo corrispondente da Pietrogrado :
      < Le informazioni raccolte nei circoli diplomatici sembrano confermare che se la Romania entra in azione, non potrà farlo prima della seconda metà di febbraio. Si apprende qui che l'Ita.ia esercita la sua influenza a Bucarest per ritardare l'intervento romeno di modo che l'azione dell'Italia e quella della Romania possano essere contemporanee.
      « L intervento italo-romeno, se si produrrà, avrà tre risu.tati : anzitutto quello di porre fine al contrabbando sulle due frontiere, in secondo luogo di esercitare un influenza morale considerevole sullo stato d'animo in Austria, e infine di rendere impossibile all'Austria una operazione seria contro la Serbia.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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