Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAza informare l'Italia era dovuta alla impresone e alla convinzione che tale fatto fosse in contrasto cogli interessi italiani, come può essa meravigliarsi che l'Italia continui a preoccuparsi sotto ogni punto di vista delle conseguenze generali ed europee di quel passo fatale? »
      Con la sua aggressione alla Serbia — secondo la Tribuna — l'Austria era venuta meno alla considerazione degli interessi vitali dell'Italia. Questo era il punto di partenza.
      « È ingenuo, come fa oggi il giornale viennese — seguitava la Tribuna — affrontare la questione come se fra gli ultimi giorni del luglio scorso ed oggi nulla fosse avvenuto; come se non si fossero maturati eventi di importanza storica secolare, dai quali tutto l'assetto europeo con i suoi molteplici e complicati rapporti uscirà profondamente modificato. L'Italia ha non solo diritto di fronte agli altri, ma anche dovere per sè stessa di provvedere alle nuove necessità che queste modificazioni le imporranno.
      « Pretendere che questo non avvenga, in base agli accordi fissati in diverse condizioni di situazione, e peggio quando si ha la responsabilità di aver dato il colpo iniziale che ha rovesciata questa situazione, violando anche in parte quegli accordi, è chiudere gli occhi al'a realtà politica. Se una tale supinità si potesse pretendere da una alleata, le alleanze diventerebbero un assai comodo espediente per cui un qualunque Stato potrebbe, col pretesto di una o parecchie alleanze, assicurarsi l'inerzia assoluta degli Stati che confinano con parte delle sue frontiere, mentre esso lavora a rovesciare, anche a danno loro, diretto o indiretto, l'equilibrio politico e territoriale di altri Stati confinanti.
      « Non è stata l'Italia che ha provocato i lunghi immani perturbamenti attuali; e quindi nessuno ha diritto di tracciarle dall'esterno i limiti a ciò che essa può credere necessario a tutelarla dalle conseguenze dei perturbamenti stessi. Questi ùmiti essa li troverà spontaneamente in sè stessa; nel suo buon senso politico che le mostrerà fin dove le necessità la spingano e dove sia be-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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