Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INCUBOda sola. Il grande rimprovero che viene mosso al prin-c'pe di Biilow è appunto quello di ingerirsi troppo in questa grave e profonda questione, che interessa così direttamente gli italiani. Essi ritengono che il momento è troppo grave, che il problema dell'ora avvenire è troppo angoscioso, perchè influenze estere abbiano a complicare quella specie di conflitto segreto che esiste ancora fra le esitazioni degli uni e le aspirazioni degli al-tri.
      « Il destino dell'Italia interessa prima di tutti gli italiani, ed essi hanno ragione : gli stranieri che ignorano le mille sfumature della vita nazionale, da cui dipende l'atteggiamento degli uni e degli altri, non farebbero che turbare maggiormente la situazione con ogni ingerenza. Bisogna d'altronde avere piena fiducia nel buon senco del popolo italiano. E la tesi più conforme alla verità storica finirà per trionfare. Ma lasciamo agli italiani di ingegno e di energia, che lottano in queste circostanze, la cura di trionfare da soli. »
      Nella seduta di riapertura della Camera, dopo che il Presidente Marcora ebbe ricordato con nobili parole i colpiti dal terremoto, sorse il Presidente del Consiglio.
      L'on. Salandra dichiarò di associarsi alle parole del Presidente, « degna espressione del compianto della nazione per le vittime della crudele sventura, che ha colpita una regione d'Italia cui si collegano le più venerande tradizioni della nostra stirpe ». Indi proseguì :
      « Al triste annunzio ha risposto lo slancio della carità di tutta Italia. e copiosi sono venuti i soccorsi nelle forme più varie. La capitale del Regno, pari al suo nome e al suo altissimo ufficio, ha con ammirabile sentimento di fraternità italiana accolto feriti e profughi a migliaia. 11 governo ha provveduto con quanto maggiore larghezza ha potuto ai primi bisogni con decreti di urgenza, di cui vi domando l'approvazione e il cui esame chiedo sia deferito ad una commissione da nominarsi dal Presidente della Camera.
      « Ulteriori provvedimenti dovranno senza dubbio essere studiati per instaurare al più presto nei paesi distrut-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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