Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAcupazioni, e coloro che conoscono la personalità del saggio Sovrano d'Italia calcolano specialmente sul corretto mantenimento di quelle direttive della politica che hanno condotto alla fondazione e a ripetute rinnovazioni della Triplice Alleanza.
      « Ma l'opinione pubblica italiana, dal modo in cui si rispecchia nel linguaggio della stampa e persino nelle ultime discussioni parlamentari, incute in ogni amico sincero della Triplice preoccupazioni le quali riguardano il futuro sviluppo della politica delle Potenze alleate, lo credo che un esame serio delle correnti popolari in I-talia dimostrerebbe che l'agitazione guerrafondaia non è l'espressione della volontà della maggioranza. Gli uomini politici assennati devono riconoscere che gli strati più vasti della popolazione italiana non nutrono proprio alcun entusiasmo per l'intervento, e che la guerra recherebbe all'Italia un grave cimento ed un grave svantaggio, proprio in un'epoca in cui la pacificazione non ancora compiuta dei territori africani, l'ulteriore ricostruzione della potenza armata, la tutela degli interessi finora trascurati delle provincie meridionali, senza contare il recentissimo disastro del terremoto, dovrebbero assorbire tutte le forze materiali del paese.
      « Non sono quindi le velleità guerrafondaie dell'Italia que'.Ie che destano preoccupazioni. Ciò che irrita è il giudizio che si ha dei rapporti di alleanza e specialmente delle relazioni con l'Austria-Ungheria. 11 cosidet-to irredentismo era fino a poco fa il trastullo degli en-jants terribles della politica. Ma il loro gioco era convenientemente ostacolato dagli uomini politici competenti. Ora, la dottrina secondo la quale gli italiani hanno il dovere di redimere i connazionali ohe ancora soffrono sotto il dominio straniero (ed in ciò stranamente si pensa solo agli italiani soggetti alla Monarchia danubiana e punto agli altri), è diventata una specie di dogma. Nella discussione di queste questioni, l'esistenza della Triplice Alleanza è semplicemente ignorata.
      « L'interesse politico dell'Italia deve esclusivamente ed incondizionatamente risiedere in ciò : la neutralità deve essere mantenuta, oppure deve essere rotta? E in
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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