Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAguerra, con poche cannonate una flotta nemica distruggerebbe facilmente qualche ingresso dei numerosi tunnel ed impedirebbe così il servizio.
      « Ma si potrà obiettare che questa linea, col suo doppio binario in costruzione (non so se ne sia stata decretata la costruzione per tutto il tratto Pisa-Genova), oltre ohe utile per il-traffico .normale, può essere utilissima in caso di una mobilitazione verso la nostra frontiera orientale anziché verso quella occidentale, e che se, ad esempio, oggi, spinti dalla necessità di salvaguardare i nostri interessi, si dovesse mobilitare contro l'Austria, il doppio binario sulla Genova-Pisa sarebbe provvidenziale non essendovi il pericolo di attacchi da parte delle flotte francese ed inglese. Ciò è indiscutibile, benché, anche in questo caso, per portare le nostre truppe ai confini orientali, la linea interna avrebbe meglio raggiunto lo scopo.
      « Ma nella vita delle nazioni bisogna prevedere tutte le eventualità, anche lontane. Chi ci può assicurare che, col tempo, non possiamo trovarci in conflitto con altre nazioni, ora amiche?
      « Non dimentichiamo dunque la linea interna, utile anche questa a sviluppare il nostro commercio e reclamata da molto tempo dalle popolazioni interessate. »
      Se si confronta questo franco ed aperto linguaggio, suggerito unicamente dall'interesse patrio, senza riguardo alle suscettibilità altrui, col tono dimesso e remissivo che di solito s'era usato in Italià quando si discutevano argomenti che potevano dar l'allarme a Vienna, bisogna convenire che i tempi erano ben mutati...
      L'Italia, pur sotto l'incubo ancora dell'incerta soluzione, andava ritrovando la via maestra dei propri destini.


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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