Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
L'I SCUBOfede, e la Camera l'ha così evidentemente accolta con plauso, che io non ho altro da dire.
« Io, se ne fosse il caso, dovrei entrare ora in un altro genere di discussione politica, dalla quale però ho già dichiarato di voler astenermi nell'interesse dello Stato. Si sono fatte molte allusioni alla politica internazionale, ma la fase attuale della politica intemazionale richiede il massimo riserbo. Su questo punto, quindi, credo di nulla dover aggiungere e nulla togliere alle dichiarazioni che ho ripetutamente fatto alla Camera.
k Vi sarebbero poi numerosi fatti personali con deputati che hanno voluto occuparsi di me e dei miei atteggiamenti; ma, on. colleghi, è troppo solenne il momento e troppo alta questa discussione perchè la mia modesta persona debba occupare di se l'attenzione del Paese.
« Quanto agli ordini del giorno, accetto quello del-l'on. Carboni. E l'accetto anche perchè l'on. Carboni e i suoi amici non parlano di Governo o di Ministero o di fiducia, ma invocano l'approvazione del progetto nel supremo interesse del Paese.
« Non intendo che il voto che la Camera sarà per dare sia un voto di fiducia al Governo. 11 Governo ne ha avuti abbastanza ed uno anche recentemente, — soggiunse Salandra fra l'ilarità della Camera — per opera dell'onorevole Turati. 11 Governo vuole che il massimo numero di consensi si abbia su questo disegno di legge, che rappresenta la tutela dei superiori interessi dello Stato. »
Infatti i consensi non mancarono : 334 voti favorevoli e 33 contrari!
Ma all'indomani il Presidente del Consiglio si trovò indotto a chiedere quel voto di fiducia, che gli era sembrato superfluo.
Non era contraddizione in ciò.
« L'on. Salandra — notava il Corriere della Sera, commentando la seduta — parlava ieri dell'insieme del disegno di legge e oggi, invece, chiedeva il voto su di un emendamento che, nell'intenzione dei proponenti.
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