Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAnorevole Salandra, fra grande entusiasmo, lo abbracciò.
      Poi il Presidente del Consiglio prese la parola, e fra l'altro disse :
      « Tutti gli oratori, oltre a questioni locali, hanno accennato a più alte cose. Poco dirò, non perchè tema di compromettermi, avendo in trent'anni di vita parlamentare imparato a non dire quello che non vog'io e a dire quello che voglio, ma perchè, profondamente commosso dalle parole del generale Morra, sento che non saprei esprimere con altrettanta efficacia l'animo mio. Rileverò soltanto queste sue parole : egli ha detto che la brigata Savona sarà fidente, calma, disciplinata e pronta. Così deve essere il paese, così tutta .l'Italia deve essere come è la brigata Savona; e cioè calma, disciplinata, fidente e pronta. Essere pronti senza calma e senza disciplina non è preparare la grandezza del paese.
      « lo mi trovai al mio posto in condizioni impreviste, superiori alle mie forze. Vi resto e farò con profonda fede e coscienza tutto quello che si dovrà fare affinchè il paese esca dalle presenti contingenze più grande e più forte.
      « Tutti faremo il nostro dovere, come ha concluso il generale Morra, con l'aiuto di Dio, agli ordini del Re e per la gloria della Patria! ».
      Ed ora, a riassumere le condizioni dello spirito i-taliano in quel momento, a lumeggiare il concetto altissimo che della nostra politica si andava formando all'estero, valga questo scritto d'un autorevole uomo politico, ex ministro degli Esteri di Francia e conoscitore finissimo dell'Italia : Gabriele Hanotaux.
      Egli pubblicò questo articolo sul Figaro, intitolandolo « L'Italia contro la Triplice » :
      « La parte dell'Italia negli avvenimenti attuali è considerevole, poiché in conclusione è l'Italia che si è opposta per la prima alle ambizioni germaniche; è essa che, secondo le rivelazioni di Giolitti, ha fatto sapere all'Austria-Ungheria che una offensiva contro la Serbia era la denunzia della Triplice A leanza; e, pertanto, l'Italia ha preso da quel giorno la responsabilità di rom-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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