Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
L'INCUBOMentre così si veniva orientando lo spirito pubblico. il Giornale d'Italia pubblicò alcune significanti parole, che destarono grande impressione.
« La grandissima maggioranza dell'opinione pubblica — scriveva il giornale — è rimasta fortunatamente calma e serena, e attende fiduciosa le decisioni dei governanti. Vi è anche chi non può sopportare il silenzio, chi dopo qualche settimana di calma e di riserbo, assalito da dubbi e da trepidazioni, crede che i grandi interessi nazionali siano dimenticati, o che le aspirazioni italiane siano pretermesse, o magari immagina che siano avvenuti chi sa quali segreti colpi di scena o che si preparino chi sa quali sorprese. Anche questi irrequieti, pochi per fortuna, faranno bene a mettersi l animo in pace. Vi sono capisaldi della politica nazionale che in questo gravissimo momento non possono essere neanche per un istante obliati da coloro che hanno in mano la somma dei pubblici poteri: sono necessità storiche, interessi vitali, diritti sostanziali, che non possono sottrarsi neanche un attimo alla considerazione di chi governa.
« Gli impazienti, gli irrequieti, i dubbiosi, si tranquillizzino : l'Italia procede serenamente, fermamente, immutabilmente per la sua via, verso la realizzazione delle proprie aspirazioni, verso il raggiungimento dei propri destini. »
In queste parole il popolo italiano credette di pote.r leggere qualche cosa di più di quanto esse letteralmente significassero. Vi lesse una categorica, autorevole promessa : e in essa ebbe fede e ne ritenne imminente l'attuazione...
E il popolo italiano non fu deluso.
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