Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
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« MOTUS IN FINE VELOCIOR »
L'agitazione popolare — I comiz! in tutta Italia — Il movimentostudentesco — manifestazioni significanti — IL natale di roma
— Uno scritto dell'on. Boselli — Peppino Garibaldi ricevuto dal Re — Per l'eventuale mobilitazione — Affidamenti elvetici — La corrente favorevole in Russia — Voci eloquenti a Parigi e a Londra — L'esodo dei tedeschi — L'ora è matura.
L'incubo che pesava sulla nazione andava alleviandosi; il popolo italiano sentiva nascere in sè sempre più precisa la sensazione dell'ineluttabile fine al quale gli eventi spingevano l'Italia.
E col determinarsi di questo sempre più chiaro o-rientamento, cresceva il movimento e sempre più alte si levavano le voci chiedenti il compimento dei destini nazionali.
iMilano era divenuta l'anima del movimento. Le associazioni interventiste, strette in un fascio, parlavano un linguaggio sempre più chiaro, che suscitava un'eco profonda in tutta Italia. In un'adunanza decisiva fu votato quest'ordine del giorno :
« Le associazioni interventiste riaffermano la imprescindibile necessità dell'intervento dell'Italia nel conflitto europeo :
« ritenuto essere ormai tempo di por fine alla attuale situazione la quale, prolungandosi, aumenterebbe il disagio morale all'interno, diminuirebbe il prestigio della nazione all'estero e ne determinerebbe l'isolamento politico;
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