Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAte politici, per la neutralità dell'Italia, che i signori di lassù continuano a proclamare svergognata... »
      Altre significanti manifestazioni andavano intanto svolgendosi in ogni regione d'Italia.
      Così, ad esempio, fu commemorata con grande solennità, a Castelnuovo Veronese, la strage compiuta dagli austriaci 1 11 aprile del 1848.
      Un grande corteo, formatosi al palazzo comunale, commemorò con una patriottica dimostrazione l'avvenimento ancora vivo nelle memorie paesane, ponendo corone alla lapide che lo ricorda.
      Il 21 aprile, anniversario del natale di Roma, l'onorevole Boselli, presidente della Dante Alighieri, mandava al Comitato nazionale del patriottico sodalizio questa lettera suggestiva :
      « Il natale di Roma è fatidica e perpetua significazione dei destini italici per i diritti e per la gloria della patria. Quando la Dante scelse il memorabile giorno per ricordare la sua patriottica missione, affermò l'immortalità delle sue aspirazioni e la sicurezza delle sue speranze. Il memorabile giorno è in quest'anno vigilia di fede invincibile, indomabile manifestazione di forti propositi, saluto di prossimo conforto agli italiani che attendono e soffrono. Dalla Dante uscì per tanti anni la invocazione del giusto trionfo, e la Dante non invano pensò ed operò.
      v « Se l'ora propizia è giunta, sente la Dante che questa è l'ora sua, la Dante sarà pari all'impulso delle sue origini, e più che mai la sua anima e la sua virtù saranno con l'anima e la virtù dell'Italia, dell'Italia tutta, pronta e ardita. La fiamma che arde a Ravenna presso la tomba del divino poeta, che arde in tutti i nostri cuori, ora più che mai risplende e divampa.
      >« Conviene attendere fidenti, ordinati e calmi; giova sperare concordi. Parta dai nostri Comitati, il 21 aprile, una parola di fede e di volontà salda e animosa e sia detta a coloro che fino a ieri le divergenze della politica separavano, sia detta ai favoriti dalla sorte non meno che ai gagliardi lavoratori delle officine e dei cani-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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