Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'I SCUBOdell'Italia avevano impegnato una guerra che essa non poteva approvare, benché per molte ragioni non potesse opporvisi subito. 11 popolo italiano in agosto non era preparato per un mutamento radicale di quella che era stata la sua politica intemazionale per oltre 30 anni. L'invasione e la devastazione del Belgio non era ancora avvenuta, i metodi tedeschi di condurre la guerra non avevano ancora inorridito la coscienza pubblica, le aspirazioni e l'unità di razza e di territorio che possono essere soltanto ottenute a spese dell'Austria, non erano state ancora formulate; Ja neutralità era l'unica linea di condotta che poteva essere adottata, e fu una equa e onesta neutralità.
      « Ora è convinzione quasi unanime che le aspirazioni italiane devono essere effettuate e gli interessi dell'Italia protetti. La politica della neutralità deve essere abbandonata.
      < Se a questa conclusione si è arrivati lentamente, ciò è conseguenza di un prudente raziocinio.
      « È interessante rilevare che l'opinione pubblica o-dierna in Italia è stata formata senza l'intervento del governo. 1 ministri hanno .lavorato in silenzio, mentre il paese formava la propria opinione : quando sarà detta la parola che determinerà l'atteggiamento dell'Italia rispetto alla guerra, essa sarà detta non a un popolo che si agita in conflitti di opinioni ma a un popolo che ha avuto tempo di considerare da sè la soluzione che i suoi interessi richiedono. »
      La situazione si delineava sempre più precisa : e nella seconda metà d'aprile il Messaggero poteva scrivere queste parole :
      « Oggi possiamo affermare che il ritardo dell'arrivo a Roma del nuovo ambasciatore di Russia, signor IDe Giers, è dovuto principalmente al desiderio, manifestato dall'eminente diplomatico, di non lasciare Pie-trogrado se non dopo aver ottenuto dal suo governo la facoltà di stringere entro ben definiti limiti — i necessari accordi col governo d'Italia, accordi relativi al
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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