Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIApresente e all'avvenire, alla guerra di oggi e alla pace di domani.
« A queste trattative, superfluo a dirsi, partecipano attivamente i governi d'Inghilterra e di Francia, anche perchè non si parla in esse del solo Adriatico e delle sole terre irredente.
« Aggiungiamo infine che il più perfetto accordo continua a regnare fra i governi d'Italia e di Rumenia.
« La neutralità italiana si approssima dunque alla sua fine. Nessuno può precisare il giorno iniziale della nostra guerra; ma è da ciechi continuare a sperare ancora nel buon frutto dei « colloqui di Vienna », che sono stati un gioco dilatorio proposto da Biilow e accettato dall'Austria e dall'Italia perchè a entrambe conveniva, per fini diversi e per diversi bisogni, allontanare per poco ancora il giorno del « redde rationem ».
« Oggi noi siamo pronti. E attendiamo, con fiducia, gli eventi. »
In quei giorni comparve in qualche giornale questa corrispondenza inviata da Chiasso, il cui significato non poteva essere dubbio :
« Da una settimana a questa parte, con intensità sempre crescente, si verifica in questa stazione internazionale un movimento di transito di numerosi, sudditi tedeschi diretti in Germania.
« Il loro passaggio presenta tutte le caratteristiche dell'esodo collettivo di una stessa gente, che opera obbedendo a uno stesso impulso e per una intesa preventiva : molte donne, bambini, uno strascico di domestici e bagaglio abbondante. " ^
« Si tratta di tedeschi che avevano preso stabile dimora in Italia e vi avevano contratto relazioni di interessi e di affari. »
L'ora stava per scoccare. 11 peso del dubbio e del-lincertezza, che per tanti mesi aveva gravato sull'anima della nazione, era ormai svanito. La meta si delineava nettamente allo sguardo : e il popolo italiano, u-nito e risoluto, si sentiva pari al grande cimento.
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