Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'I SCUBOsmo da cui ormai si sentiva invaso. Tuttavia non mancava chi ancora sperasse...
      Amedeo Morandotti, conoscitore finissimo dello spirito pubblico in Germania, scriveva :
      « Bismarck non aveva sperato troppo daT Italia : in caso di guerra, gli bastavano quattro uomini e un caporale allineati con la faccia verso Francia, invece che verso Austria. Bastavano, perchè la Triplice non mancasse il suo scopo. Non hanno ottenuto neppur questo. Ma celarono la delusione della prima ora, imposero silenzio a qualche organo dalla voce grossa, dimostrarono in complesso quel tatto che non è sempre il loro forte. Neutralità? Ottimamente. L'Italia non avrebbe potuto prendere decisione più saggia. Guai se le fosse venuta l'idea di rimaner fedele subito! Un disastro per lei. per noi, impreparata com'era, esposta alla rapida collera britannica. Eccetera. Il guaio fu che non le venne neppur l'idea di rimaner fedele poi. Qualche ostinato accennò ancor di recente a una collaborazione della flotta austriaca e italiana contro gli assalitori dei Dardanelli, e deplorò che l'Italia mostrasse un deficiente senso dei proprii interessi mediterranei. Oh, un rincrescimento, meglio una constatazione, puramente obiettivi.
      < E trovate infine, fuori della politica, il tedesco dalla tradizione goethiana, quello che cala ogni anno in Italia, ama tradizionalmente i monumenti, le canzoni, le osterie, si rifugia in quest'aria a riposare, a rinfrescarsi. Questo tipo ancora rintracciabile si addolora di quel che sta avvenendo come di un tradimento personale. Dove andrà? Un legame antico si spezza : amore buttato via... »
      Nei paesi della Triplice Intesa queste persistenti il-usioni austro-tedesche non turbavano affatto la fiducia nel definitivo accordo con l'Italia.
      A Parigi e a Londra questa fiducia era stata anzi forse a quanto frettolosa. Giornali importanti di quelle due capitali avevano affermato concluso l'accordo, mentre in realtà nulla di concreto era ancor stato deciso La stampa russa, più cauta, esitava. Il Corriere del-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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