Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
Il brutale ultimatum dell'Austria alla Serbia fu il colpo di fulmine che destò l'Europa e le fece apparire inevitabile l'uragano devastatore, ^utti i luoghi comuni, che da anni facevano ritenere impossibile una guerra europea, restarono polverizzati all'urto della soverchiente realtà.
L'Italia, pur salva momentaneamente nella cerchia della neutralità proclamata, sentiva ruggire intorno a sè la minaccia dell'indomani. La formidabile novità delle circostanze, I' evidente impreparazione dello spirito pubblico a fronteggiarle, rendevano più fosco e più terribile il problema delle necessarie risoluzioni.
In quell'ora oscura, mentre gli occhi della quasi totalità degli italiani cercavano indamo di scoprire un primo barlume che valesse a guidarli, la fortuna diede all'Italia gli uomini che fin dai primi istanti seppero misurare la portata dell'enigma e presentirne la soluzione : i veggenti, i cui sguardi, oltre il tenebroso orizzonte, già intravvedevano il raggio sicuro che doveva illuminare l'avvenire.
La limpida visione di quei pochi, la convinta energia con cui seppero farsi banditori dell'intuita realtà, raccolsero gradatamente intomo ai concetti fondamentali un numero maggiore di consenzienti.
Dagli uomini la persuasione passò ai giornali, ai partiti : la stampa con i suoi echi potenti, le organizzazioni politiche con la loro vasta efficienza, impresero il dissodamento della pubblica opinione e la fecondarono con una propaganda instancabile.
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