Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
I VEGGENTIdente del Consiglio presentò quest'ordine del giorno, che fu approvato all'unanimità :
« Il Gruppo parlamentare liberale, riconoscendo la legittimità e la convenienza della dichiarazione di neutralità del nostro Stato allo scoppio della guerra, riafferma la propria fiducia nel Governo, che ritiene conscio del suo alto dovere e della sua grave responsabilità verso la Patria, e confida che saprà tutelare con meditata preparazione e con energica azione i supremi interessi nazionali. »
Nel dar conto di questo voto, il Corriere della Sera pubblicava queste impressioni inviategli da Roma :
«Nessuno pensa a negare all'on. Salandra, ed al Gabinetto da lui presieduto, la coscienza dei suoi doveri e della sua responsabilità verso la patria; come nessuno pensa a contestare a! gruppo dei liberali di Destra il diritto di riaffermare pubbJicamente, nell'ora presente, la sua fiducia nel governo, che attualmente ci regge. È lecito tuttavia affermare che un gruppo o un partito politico non possono credere di aver compiuto tutto il loro dovere, in un'ora così grave, allorché si limitano a riaffermare la fiducia nel Governo. Un partito politico deve aver oggi un pensiero, e deve saper assumere una responsabilità : se il governo non può — e forse non deve — orientare in modo troppo concreto il paese verso una finalità determinata, spetta invece ai partiti il dovere di indicare, e al governo e al paese, quella che sembra a loro la via sulla quale la politica italiana dovrebb'essere avviata nelle circostanze attuali.
« I partiti vivono di responsabilità e di azione : e nell'ora presente la responsabilità politica che bisogna assumersi consiste appunto nell'indicare all'Italia la via che essa dovrebbe seguire. Un partito che da questo dovere si distacca fa sorgere il dubbio che in esso difettino il pensiero politico o l'energia morale.
« Nella discussione che oggi ha avuto luogo in seno al Gruppo liberale di Destra si sono affermate — è doveroso riconoscerlo — direttive più precise e propositi meno cauti e più saldi di quelli che traspariscono dall'ordine del giorno approvato. Ma questa frazione non
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