Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I VEGGENTI
      « Se Galba sia lontano o vicino noi non vogliamo sapere. Per noi è un errore porre il problema così o per lo meno soltanto così. Notiamo che quelli che subordinano il nostro intervento alla minaccia imminente degli interessi nostri nelle rive adriatiche, sono i più prudenti, i più preoccupati della nostra efficienza militare e dei rischi e dei danni di una guerra. Orbene, chiediamo a costoro : quando la minaccia agli interessi nostri sia i-nevitabile, quando cioè l'Austria non possa scongiurar più l'avanzata dei serbi in Dalmazia e nell'Adriatico settentrionale, con quali forze difenderemo noi i nostri diritti? Con le nostre soltanto? Cioè colle nostre soltanto ci opporremo a quelle della Triplice Intesa che, vincitrice, porrà in non cale ogni nostro interesse, ed a quelle di Germania ed Austria che, vinte, non si rassegneranno certo a sacrifici per noi? In altre parole, potremo noi procedere nell'isolamento a stabilire i nostri nuovi confini, a conquistare quanto crediamo ci spetti? O non ci troveremo invece, nel giorno in cui siano chiaramente disegnate la vittoria degli uni e la sconfitta degli altri, di fronte ad un duplice ordine di veti, dell'ugno e dell'altro gruppo contendenti? Chi mai avrà obbligo, motivo, interesse ad avvantaggiarci?
      « Rinunciamo una buona volta alle speculazioni diplomatiche da caffè; non consideriamo le Potenze europee come tanti pezzi di una scacchiera che muoviamo a nostro talento collo sforzo di due dita. Rendiamoci conto che noi possiamo averle consenzienti ai nostri desideri solo quando esse hanno bisogno di noi. Gratitudine, simpatia, sor.o parole che non hanno valore, quando si rimaneggiano le carte geografiche. Si conta allora scio in ragione o dei contratti stipulati o della paura che si ispira. Se questo è, se l'Italia vuol seriamente salvaguardare i suoi interessi nell'Adriatico, essa non può decidersi all'ultima ora.
      « In altre partile e per altre vie, torniamo al punto sul quale altre volte abbiamo cercato di fissare l'attenzione di chi ci legge. L'Italia dopo la dichiarazione di neutralità è rimasta isolata, gravemente isolata. Chi afferma che il trattato della Tripl ce, dato che viga anco-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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