Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (37/212)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      I VEGGENTIaiuta la Germania propugnando la neutralità assoluta, s'illude di parteggiare sentimentalmente per le Potenze occidentali; parte, ia più numerosa ed attiva, vorrebbe addirittura scendere in campo contro i tedeschi : sedotta da un generoso errore che la trascina inconscia a far prevalere gl'interessi della patria sulle mire della fazione, o ingannata da una cortezza di mente (in ogni caso propizia al destino d'Italia) che le impedisce di vedere come gli Stati liberali, se riescono a-vincere, avranno altro da fare che i saturnali della democrazia e del disarmo : dovranno trar profitto dalla dura lezione, armarsi, disciplinarsi, irrobustirsi moralmente e militarmente contro nuove minacce di tirannidi e pericoli di revanches vendicative.
      « Non sarà male che qualche conservatore all'antica, desideroso che con la vittoria tedesca prevalgano i principi di ordine e libertà o di patria e re, degni d'uno sguardo indulgente queste che a me paiono sensate inversioni di alcuni abominevoli luoghi comuni. Non vi sarebbe davvero posto per simili « conservatori liberali » in Italia, il giorno dopo 0 trionfo tedesco. Se la spartirebbero socialisti e clericali, concordi almeno nella faziosità municipale e nell'antimilitarismo bottegaio... »
      Un'altra volta G. A. Borgese esaminava il sogno pangermanista, ne delineava gli agognati confini ed e-sclamava :
      « Bellissimo sogno che possiamo ammirare, simile com'è alle gotiche cattedrali metafisiche del pensiero tedesco, ma contro la cui realizzazione, se non siamo servi e figli di servi, dobbiamo a-doperare tutte le nostre forze. Per ora occorre che il germanesimo sia costretto ertro arg:r,i più severi e più stretti. Poi gli ridiverremo amici (ripassin l'Alpe e tornerem fratelli). Sappiamo anche noi che la forza la quale spinge questo popolo a straripare e quasi ad allagare il mondo, è tra le più fecondanti che operino nel cerchio della storia. Ci conviene — per noi e per l'umanità intera — ch'esso sia ridotto, non che sia schiacciato. Collocato in una terra a-perta e piatta, ove non è difesa senza impeto aggres-


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

Pagina (37/212)






Germania Potenze Italia Stati Italia Borgese Alpe