Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA .
      crifici immensi di sangue e danaro, l'Italia riesca a mietere senza sforzo coll'abilità e colla furberia dei suoi uomini di Stato, che sanno oggi sottrarsi agli impegni di un'alleanza, domani sfruttare la loro posizione di neutri minacciosi per carpire territori senza sfoderare la spada.
      « La nostra posizione all'interno e all'estero è delle più ardue e delicate. Ma noi siamo convinti che non possiamo superare le difficoltà che ci si presentano senza seguire quella condotta rettilinea che ci è imposta dalle nostre aspirazioni e dalla nostra storia. La guerra dichiarata a nostra insaputa, contro i nostri maggiori interessi, ci ha restituita intera la nostra libertà d'azione. È, libertà pericolosa, di cui possiamo fare l'uso più nobile come il più basso. Guardiamoci dal prendere strade che, per rievocare una frase dell'on. Salandra, disonorino la nostra neutralità.»
      La via tracciata all'Italia si rivelava con l'indicazione ferrea d'un implacabile sillogismo. Fu merito incontestato del Corriere della Sera d'aver fin dagli inizi segnato fermamente la premessa al partito liberale e al popolo italiano : la conseguenza doveva maturare e maturò tra il consenso della nazione.
      Il Giornale d'Italia si trovò durante la grande crisi dei destini italiani in una situazione particolare. Se pure l'on. Salandra, assumendo l'ufficio di capo del governo, aveva rinunciato alla presidenza del Consiglio d'amministrazione del giornale; sebbene il giornale stesso, quando l'on. Sonnino assunse il portafoglio degli E-steri, avesse dichiarato la propria indipendenza da qualunque influsso governativo, tuttavia il legame strettissimo che univa al giornale i due uomini di governo, i quali ad esso avevano dato la vita e l'ispirazione, influiva in qualche modo sull'opera redazionale. Infatti, ad onta dello spirito indipendente d'Alberto Bergamini, e-gli doveva sentirsi vincolato dal dubbio che qualche atteggiamento troppo espressivo del giornale da lui diretto potessi, comunque, venire attribuito all'ispirazione del Governo. Tanto più degno di nota è quindi il fatto che, nonostante il naturale riserbo ch'egli s'impose, il
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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