Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      / VEGGENTIre un confine che fu per mezzo secolo una minaccia. Oggi che la nuova configurazione dell'Europa e forse di gran parte del mondo sta per essere decisa, debbono e vogliono ottenere con ogni mezzo una frontiera che non sia politicamente e militarmente un non senso e un pericolo.
      n Vi è inoltre un patrimonio ideale da difendere ad ogni costo, prima che esso sia ineluttabilmente disperso. Vi sono fratelli nostri cui l'Austria -— sol che avesse avuto un dito di cervello — avrebbe dovuto fare un trattamento equo e liberale, tanto essi furono utili allo sviluppo economico e civile dell'Impero. Navigatori, commercianti, artefici, coloni, gli italiani irredenti diedero all'Austria il frutto incomparabile della genialità di razza, dell'operosità intelligente, della tradizionale cultura.
      « Il governo di Vienna, invece d'esser fiero di quella nazionalità, invece di preservarla come una pianta preziosa avuta in retaggio dalla gloriosa Venezia, la volle ciecamente e scioccamente sopprimere, la pospose ad altre nazionalità assai meno colte ed elevate, la combattè aspramente, la seviziò duramente. Funesto errore fu per l'Austria una tale politica anti-italiana : esso non può, non deve continuare. L'Italia deve con ogni mezzo impedirlo. Gli italiani irredenti hanno da essere salvati dalla distruzione.
      « Ma non è tutto qui il problema che l'Italia deve risolvere in questa fuggevole e decisiva ora della sua storia.
      « Una nazione di 37 milioni di abitanti, quasi completamente marittima, grande esportatrice di uomini, in promettentissimo sviluppo agricolo, industriale e commerciale, in possesso d'un non piccolo dominio coloniale, bisognosa di espandersi oltre i mari e sopratutto nel Mediterraneo, non potrebbe senza suicidarsi rinunziare a formarsi quella complessa posizione politica, militare ed economica in cui sta la vera garanzia del suo sviluppo avvenire.
      «Si tratta per l'Italia di contribuire a statuire la
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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