Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      / VEGGENTIdei doveri e la soddisfazione delle supreme aspirazioni nazionali. E conseguentemente delibera di allargare le basi del Comitato invitandolo ad indire prossimamente un convegno di tutti gli aderenti al partito liberale per una assemblea che manifesti una più solenne affermazione del voto su espresso. »
      « Quest'ordine del giorno — commentava il Corriere della Sera — votato in una riunione di elementi appartenenti alle diverse associazioni costituzionali milanesi, merita un particolare rilievo, perchè dimostra come uomini di ogni partito sentano tutto il peso dei pericoli e delle responsabilità che derivano all'Italia dal conflitto europeo. Da ogni parte della nazione si guarda a Milano poiché lo spirito pubblico della nostra città, che è il primo centro economico d'Italia, ha un interesse tutto particolare. È bene si sappia che anche qui le preoccupazioni materiali immediate non possono far meno sentire le preoccupazioni ideali che agitano quanti sentono la gravità eccezionale del momento storico attuale pel nostro paese. »
      Si costituì così il Grappo liberale indipendente che poi, aggregandosi uomini degli altri partiti interventisti, diede vita alla Lega Nazionale Italiana.
      L'ing. De Marchi, fin dal primo convegno della Lega, pronunciò queste parole :
      « Noi dobbiamo pensare che se il Governo, trascinato dagli eventi, dovesse proclamare la necessità della guerra, troverebbe lo spirito pubblico non solo impreparato, ma in un vero stato di depressione per l'opera di tutti coloro che con fini ed intenti opposti non hanno fatto che inneggiare alla neutralità ed alla pace. E nel campo degli interessi giova pure indicare dove e come essi debbano essere difesi e protetti. Ad ogni modo noi parliamo chiaro; il governo sa cosa vogliamo e la Lega sorge come mezzo di propaganda per le nostre idee interventiste. »
      L'aw. Leone Bertrand-Beltramelli espose il 'programma della Lega, per un'azione efficace rivolta alla tutela dei nostri diritti nazionali non solo, ma anche alla tutela delle ragioni dell'umanità. Sono di fronte —
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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