Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAza, non fu ufficialmente denunziata, perchè già parve troppo grande lo sforzo compiuto nel rigettarne le ingiuste ultime conseguenze. Ed oggi il governo, si afferma, attende, per agire, una lesione visibile dei nostri interessi, la manifestazione di un jatto nuovo che potrebbe essere l'ultima umiliazione della italianità nelle terre nostre o addirittura il pericolo di vederle cadere in altre mani per titolo di successione di guerra. Ma non sarebbe questo, a dhi ben guardi, che un inasprimento del fatto antico, preesistente alla alleanza, che la sconfessione dei suoi fini faceva scattare come molla a lungo compressa e poetava di per sè alla prima linea dei nostri interessi internazionali. Non si tratta di carpire nel giorno della sventura ciò che ad altri appartenga, ma di riacquistare ciò che lungamente abbiamo abbandonato per una affermata, e non da noi frustrata e de-lusia, necessità superiore.
      u Non è umano pretendere che questo intenda l'Austria-Ungheria (nemmeno per cedere all'antica lusinga del poeta : « ripassin l'Alpe e tornerem fratelli »)
      — ma forse dovrebbe intenderlo, poiché deve la sua esistenza, il suo progresso, la sua forza, come noi, al principio di nazionalità, la stessa Germania. In ogni caso è questa la voce dell'anima italiana; e se desiderio di consacrazione solenne delle solidarietà nuove, sent mento di fierezza, convinzione che non vi hanno benefici senza sacrifici, crearono la salda volontà di uno sforzo proporzionato al fine, questa volontà il governo
      — spronato, non schiacciato dalle sue responsabilità — deve intendere ed accogliere quando non sia troppo tardi. »
      Riassumendo nell'ora solenne le più alte aspirazioni dell'anima nazionale, l'on. Barzilai così scriveva :
      « Le aspirazioni nazionali sulle regioni italiane che il trattato del 1866 inchiodava al dominio straniero, furono contenute per opera di Governo ed anche per rassegnazione di popolo, innanzi alla prospettiva di rompere violentemente i patti della alleanza, di scatenare in Europa la grande conflagrazione.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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