Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I VEGGENTIc'è qualche cosa in questa Italia che non funziona; in questo ingranaggio statale c'è qualche dente che stride, qualche ruota che non cammina; il paese è giovane, ma le forme sono vecchie. Ed allora, se è lecito citare ancora Carlo Marx, il veccìhio pangermanista Carlo Marx, quando si delinea un conflitto fra foTze nuove e forme vecchie, ciò significa che il vino nuovo non ipuò più essere contenuto negli otri vecchi e l'inevitabile sarà compiuto.
      « Le forme vecchie della vita politica e sociale d'Italia andranno in frantumi ».
      Mentre i rivoluzionari ingrossavano le loro file fuori del partito socialista ufficiale e proseguivano la propaganda per la guerra, i riformisti, dal canto loro, s'erano pure schierati in favore dell'intervento.
      La Direzione del Partito socialista riformista italiano indirizzò la seguente comunicazione « ai Partiti socialisti di tutti i Paesi belligeranti e neutrali » :
      « I più noti ed autorevoli compagni della Francia non nascondono la dolorosa loro sorpresa per l'atteggiamento del Partito socialista italiano, specialmente dopo la pubblicazione dell'ultimo deliberato del Gruppo parlamentare e di alcuni membri della direzione del Partito. Guesde e Sembat in alcune interviste, Her-vé, Vaillant, Cipriani in articoli e lettere, manifestano con severe parole questo stato d'animo dei socialisti francesi, che indubbiamente è condiviso dai socialisti del Belgio, dell'Inghilterra e della Russia.
      « D'altra parte il socialismo degli Imperi di Germania e di Austria-Ungheria plaude — dopo averlo provocato — al neutralismo dei socialisti italiani recenr temente riproclamato come irrevocabile, e a favore del quale già si fanno in Italia pubblici comizi.
      « Di fronte a questo stato di cose, la Direzione del Partito socialista riformista italiano — forte di cospicuo numero di iscritti e aderenti e con ventun deputati e tre senatori — ritiene necessario di far presente ai compagni di tutte le Nazioni che i socialisti riformisti, uniti in organizzazione propria dal mese di luglio
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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