Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (87/212)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      I VEGGENTIdella Triplice Intesa, non si dissimulava i gravi pericoli ai quali l'Italia andrebbe incontro qualora il nostro Governo fosse deciso a seguire fino in fondo la politica dell'astensione. Egli soggiunse : « Alla fine della guerra gli uni ci tratteranno come traditori, gli altri come codardi. Ogni soluzione porta con sè dei pericoli formidabili; ma forse quella di restarcene a casa li riunisce tutti quanti. »
      Quanto all' atteggiamento probabile del Governo nell'avvenire, l'cn. Raimondo osservò che sarebbe stato ingenuo e illogico chiedere al Governo quello che volesse fare, perchè ogni risposta sarebbe stata pericolosa. E aggiunse : « Tuttavia sembra certo che il Governo non uscirà dalla neutralità per ora : per deciderlo, occorrerebbe un caso straordinario, come, ad e-sempio, l'improvviso precipitare delle sorti della guerra : l'Austria non è ancora disfatta, e i serbo-montenegrini sono ancora lontani dalle coste dell'Istria e della Dalmazia. Quelli che hanno paura di arrivare troppo tardi e di fare la parte di Maramaldo, si consolino. »
      Il deputato di San Remo aveva fatto quindi la critica del manifesto dei suoi colleghi socialisti ufficiali, sostenendo che oggi l'internazionalismo non si può intendere che come una solidarietà con i proletari francesi, belgi, inglesi e russi, senza preoccuparsi se con loro marci la borghesia repubblicana o la Guardia dello Zar.
      « 1 socialisti italiani — disse — non proclamano, del resto, la loro indifferenza di fronte alla patria, e combatterebbero con entusiasmo alla difesa del patrio suolo. La patria può essere depressa in altri modi rimanendo illesa nel suo territorio. E poi, se si ammette la possibilità di una invasione, la miglior difesa è prevenirla assalendo il nemico in un momento propizio.
      « Il Paese — concluse Fon. Raimondo — non desidera la guerra, ma la farà con tenace coraggio quando abbia la sensazione che sia una dura necessità. »
      Un altro dei socialisti indipendenti e simpatizzanti con l'indirizzo dei riformisti era l'on. Labriola. E di
      — 87 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

Pagina (87/212)






Triplice Intesa Italia Governo Governo Governo Governo Austria Istria Dalmazia Maramaldo San Remo Guardia Zar Paese Fon Labriola