Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I VEGGENTIcurezza, finche il confine orientale rappresenti per essa un soggetto di costanti preoccupazioni. »
      Un altro deputato socialista indipendente, additato dai riformisti come vicino al loro indirizzo, era l'on. Ciccotti. Alla Camera, in un discorso molto applaudito, egli aveva accentuato che non conveniva mettersi di traverso alla volontà del paese. E in un pamphlet, che pure ebbe successo, egli aveva considerato senza avversione la prospettiva della guerra ed aveva mostrato d'apprezzare altamente le ragioni superiori dell'ostilità agli Imperi centrali.
      L'aw. Giuseppe Romualdi, pure citato dalla Direzione riformista, scrisse una lettera al Giornale d'Italia a proposito dell'atteggiamento dei socialisti di fronte alla situazione internazionale.
      « Sento il bisogno — scriveva fra l'altro — di confessare pubblicamente che mi pento di aver creduto a quanti, con autorità di studi e di esperimento, assicuravano che le guerre europee non erano più possibili; e mi pento di aver ritenuto inutili le spese militari. »
      Osservato quindi non essere necessario negare che si spenda, ma essere necessario imporre e controllare che si spenda bene, il Romualdi rilevava che il partito socialista era innanzi ad uno scoglio che sempre aveva voluto evitare, girandolo, e che la realtà gli poneva inesorabilmente'contro : il problema della patria.
      « In rapporto ad esso — proseguiva — il partito socialista s'è sempre trovato stretto fra i due corni di questo dilemma : o negare la patria e sostitu ria con un organismo intemazionale che della patria non abbia i confini, o accettare il concetto di patria e implicitamente la politica necessaria alla difesa di essa. Il partito socialista ha invece negato un corno e l'altro, e ha cercato la soluzione transitoria in una via traversa : accettare il concetto di patria e negare le spese occorrenti alla sua difesa. Soluzione transitoria, ripeto, dovuta a una transazione fra il sentimento e la logica. Per lunghi anni è stato possibile illudersi che questa so-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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