Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
I VEGGENTIgiava le vicende del battagliero giornale, di cui aveva assunto la direzione.
« 11 tempo — egli scriveva — incalzava, tragico, terribile : e diciamo la verità : la guerra nostra ci pareva prossima sin d'allora, nel che, confesso lealmente, c'ingannammo. Diranno gli eventi perchè c'ingannammo, e se l'inganno nostro non fosse scusabile, e anche lodevole. Comunque concepimmo un giornale che doveva essere quasi un bollettino di guerra — ne avesse la drammaticità e la passione e la concisione e la densità, materiata di cose e di fatti. E tale fu 1 Idea Nazionale nel primo tempo del suo rinnovamento, sotto la guida di Roberto Forges Davanzati, mente di pensatore e cuore di soldato, giornalista d'istinto e di educazione, l'uomo più appassionato pel nostro ufficio, che io abbia conosciuto nella generazione giovane. Tale fu in quella vigilia d'armi che ora ci pare così lontana, vigilia la quale ebbe anch'essa il carattere, le forme, le asprezze, i dolori, le gioie delle battaglie, vigilia in cui era di già la guerra, appunto quando si affermavano in superbi dispregi e in mene tenebrose coloro che si affannavano a negarla, appunto fra l'alternarsi drammatico degli sconforti e delle speranze... )>
Fin dai primi tempi della neutralità, Roberto Forges Davanzati accennava con ferma parola ad una delle maggiori cause determinanti del nostro necessario intervento : la questione adriatica.
« C'è un fatto —- egli scriveva — della guerra europea, innegabile, chiaro in tutti i suoi elementi, di cui basta la semplice constatazione per indicare il dovere dell'Italia : la guerra in Adriatico.
« Guerra in Adriatico e neutralità italiana sono termini contraddittori; poiché guerra significa mutamento, e qualsiasi mutamento nel mare Adriatico e nelle terre che questo mare bagna, sarebbe di sicuro danno all'Italia, se l'Italia con una sua prolungata neutralità si a-stenesse dal conflitto, e cioè non intervenisse essa con le sue forze per assicurare quegli obiettivi precisi, fatali, che le sono assegnati dalle sue stesse origini nazionali.
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