Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAil diritto, la dignità e gli interessi della patria, della civiltà e dell'umanità. »
      L'on. Salandra rispose che, secondo l'avviso del governo, « nessun fatto è intervenuto che renda necessaria la riconvocazione della Camera ».
      1 repubblicani avevano tenuto ad affermare l'importanza che la guerra europea avrebbe avuto sull'avvenire di tutta l'umanità. Ecco alcuni proclami, che videro la luce in manifesti e in giornali del partito, e furono costantemente ripetuti durante il periodo della propaganda interventista. Uno diceva :
      « Noi odiamo la guerra. Ma la guerra sarà una probabilità sempre presente finché esisteranno popoli dominati e popoli dominatori.
      « Ecco perchè sentiamo di non potere rimanere indifferenti in quest'ora. Non è solo la libertà della Francia, è la stessa libertà nostra in pericolo.
      « Occorre che tutti i popoli si rendano liberi, che le popolazioni siano restituite ai loro naturali confini. Solo così si renderanno possibili gli Stati Uniti d'Europa, passo indispensabile per l'unità di tutte le stirpi, per la pace universale, per la società nuova senza classi e senza sovrani ».
      E sul problema di Trento e Trieste : « All'Italia è posto, di fronte alla questione di Trento e Trieste, questo dilemma : o risolvere o rinunciare. Rinunciare oggi significa rinunciare per sempre. Non si potrà più ripetere il caso dell'Austria attaccata da tre parti. La Monarchia pensi alla responsabilità che oggi assume di fronte al paese, rinunciando.
      « Noi ci opporremo a che anche domani j nomi di Trento e di Trieste servano di pretesto per la politica militarista. »
      In un altro proclama era detto :
      « Prendiamo il fatto presente : la guerra. È un fatto creato da noi? No. Possiamo impedirlo? No. Possiamo, però, affermare che i risultati della guerra sieno questi piuttosto di quelli? No, non possiamo. E allora, ecco la nostra posizione segnata : influire per avere i ri-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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