Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      1 VEGGENTIgiovani volontari verso la Francia. « Occorre che qualche iniziativa di popolo venga presto a spezzare di netto il filo della politica estera italiana » —- scriveva Oliviero Zuccarini il 26 settembre : e già molti giovani avevano passato la frontiera, altri s'apprestavano a passarla.
      Il partito repubblicano era riuscito, infatti, a stabilire intese precise con il governo francese, e con l'appoggio dell'Inghilterra, per la costituzione di un corpo speciale di volontari, la cui azione doveva svolgersi nell'Adriatico in cooperazione con la flotta anglo-francese. Peppino Garibaldi, giunto in Francia subito dopo, si metteva a disposizione del partito, il quale dal canto suo lo indicava al governo francese come l'uomo a cui, anche per la tradizione rappresentata, avrebbe demandato l'organizzazione stabilita.
      La partenza di molti giovani non era sfuggita all'occhio vigile del governo : squadre di agenti di questura e plotoni di soldati vennero posti alla vigilanza del confine e delle stazioni ferroviarie. Oltre un migliaio di giovani, nel periodo di una sola settimana, furono arrestati e ricondotti indietro. Circolarono allora false voci di emissari francesi e di lusinghiere promesse fatte ai giovani per indurli ad arruolarsi.
      Contro tali voci il segretario politico del partito inviò ai giornali una protesta, in cui era detto :
      « Quei giovani che sono accorsi in Francia, escono per gran parte dalle file del Partito Repubblicano. Ed io posso assicurare che ciascuno di essi ha fatto, partendo, grave sacrificio di affetti, di occupazioni, di interessi, di denaro, nella sola speranza di poter fare domani sacrificio supremo del proprio sangue. Si può apprezzare o non apprezzare gli scopi ideali, politici di quei giovani. Questione di sentimento, di temperamento e, putroppo, anche di calcolo! Non si ha, però, il diritto alla calunnia. Ed è sperabile che la stampa italiana non voglia più oltre involontariamente contribuirvi.
      «Nessun agente francese, dunque, in Italia. E meno che mai proposte lusinghiere. Non c'è lusinga materiale che possa spingere al sacrificio della vita. Una sola voce ha chiamato i nostri giovani : quella del dovere
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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