Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAchiaramente indicato dal proprio partito. Una sola proposta lusinghiera venne loro fatta : quella di continuare la tradizione che si affermò già gloriosamente sui campi di Francia nel 70, come più tardi sui campi della Grecia.
      « Vorrete biasimarli perchè non sentono di dover rimanere in Italia a consumarsi nell'inutile, ingloriosa attesa? E vorrete dolervene se essi riscattano, agli occhi del mondo e della civiltà, l'Italia dal discredito in cui la lascia cadere una politica di piccolo calcolo, in cui non hanno posto le idealità, le tradizioni e il dovere nazionale?
      « Si vuole anche da vari giornali attribuire sin da ora ai volontari italiani questo o quell'obbiettivo. In proposito molte dicerie corrono e si danno notizie sensazionali. Io mi permetto semplicemente di osservare che non si può dall'Italia, ostinatamente neutrale, pretendere di segnare o di limitare l'azione degli Stati alleati contro l'imperiai militarismo teutonico. Nell'Adriatico si combatte. Se domani dall'azione navale gli alleati dovessero passare all'azione terrestre, è certo che i volontari italiani (i quali sono già in numero di oltre 10 mila) torneranno a chiedere, come hanno chiesto, che sia loro concesso l'onore di parteciparvi, e di essere possibilmente i primi a porre piede sulle terre in cui — pur attraverso la secolare, odiosa dominazione, — vivo è rimasto, insieme alla lingua, il sentimento italiano. »
      Contemporaneamente il governo pubblicava una nota con cui si minacciava coloro che si arruolassero in eserciti stranieri, della perdita della cittadinanza italiana.
      L'Iniziativa, rispondendo all'accusa mossa ai giovani volontari, scriveva :
      « Mercenari quei giovani che hanno raggiunto la frontiera, superando, prima che le difficoltà create da un governo di eunuchi, difficoltà intime di ogni genere? Mercenari quei giovani che per un'idea e per compiere un sacrificio nobilissimo hanno spezzato i vincoli degli affetti, delle speranze, e interrotto gli studi, e abbandonato la professione, e perduto un impiego sicuro? Mer-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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