Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      1 VEGGENTIcentrali col regalo del Trentino. Per conto nostro ringraziamo S. M. teutonica della graziosa offerta, ed abbiamo speranza che la Monarchia d'Italia non abbia ministri in cui sia così basso il livello della dignità, da degnare simile offerta solo di attenzione. Di regali non ne vogliamo; quello che ci spetta dobbiamo saperlo conquistare da noi : con la nostra volontà, con il nostro ardimento, con il nostro sacrifìcio. »
      Alla missione di Biilow i repubblicani vollero rispondere con manifestazioni popolari. Già era stata intensificata la propaganda nel paese : comizi erano stati tenuti in quasi tutti i centri. Avevano parlato gli onorevoli Taroni, De Andreis, Pirolini e molti altri oratori. La manifestazione maggiore fu preparata per il 20 dicembre, anniversario del sacrificio di Oberdan. Oltre cinquecento comizi, con oratori repubblicani, vennero indetti nelle principali città d'Italia e in moltissimi altri centri.
      A Roma parlò Colajanni; a Napoli parlò Chiesa : De Andreis arringò a Venezia la folla. A Torino, a Bologna, a Firenze, a Milano, nelle città più importanti e nei centri minori di provincia la manifestazione ebbe grande successo.
      Intanto il principe di Biilow aveva iniziato a Roma il suo lavoro. Cosa si proponeva? Arcangelo Ghisleri, ¦ne\Y Iniziativa. delineava così il programma che la Germania si proponeva di svolgere per mezzo del suo ambasciatore straordinario :
      « L'Imperatore di Germania mira al Mediterraneo e al Golfo Persico : pel Mediterraneo si servirà dell'Italia; pel Golfo Persico gli serve la Turchia. Per avere l'Italia nel Mediterraneo strumento docile della sua politica d'espansione e di egemonia, si offre di procurare soddisfazione ad un tempo agl'interessi italiani di cui parlava l'on. Salandra, e alle giuste aspirazioni che fecero andare in estasi tutti i bimbi d'Italia e del Parlamento giolittiano. Per questo imporrà all'Austria la cessione del Trentino; rimarranno esclusi, sacrificati gli i-taliani dell'Istria e di Trieste; ma la « buona stampa »
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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