Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
I VEGGENTIsta per scoccare : noi l'attendiamo col grido di Viva l'Italici! nella bocca e nel cuore. »
Il Sindaco di Roma, senatore Prospero Colonna, commemorando il XX Settembre pronunciò patriottiche parole.
« Nell'orgoglio — egli disse — delle sue giovini schiere che riconquistarono la terra su cui già trionfò il nome e la potenza di Roma, la nazione, con la coscienza della sua forza, dica so'ennemente che essa è pronta a fronteggiare ogni evento e che, alla piena indipendenza, saprà arrestare l'attimo in cui si deciderà il destino dei popoli.
« Che i genii tutelari d'Italia veglino su noi; e, raccogliendo la fede e la virtù dei nostri grandi, traggano dalla nostra storia i più lieti auspici per l'avvenire.
« Da queste mura, guardando all'Italia, eleviamo i cuori al Re, sintesi di ogni nostra aspirazione e di ogni nostro entusiasmo; fermamente sicuri che la bandiera d'Italia affidata alle sue mani, non piegherà giammai innanzi a qualsiasi offesa, innanzi a qualsiasi attentato al nostro diritto. »
Gli applausi e le acclamazioni del popolo sottolinearono il significato di quelle parole...
L un altro senatore, Guido Baccelli, intervistato dal Journal de Genève, dichiarò :
« lo fui grande ammiratore della Germania; ho fatto numerosi discorsi per appoggiare l'alleanza colla Germania: dal punto di vista scientifico, commerciale e militare; facendo tuttavia questa riserva: che l'alleanza non significasse servitù, che l'amicizia non dovesse essere soggezione, e che al disopra di tutto esistevano gli interessi d'Italia. Ma oggi, di fronte a tali crudeltà, di fronte ai monumenti devastati, di fronte all'attitudine degli intellettuali tedeschi, non si può non cambiare opinione. Oggi il mio giudizio è mutato. Le mie simpatie di una volta sono svanite. Veramente volersi im-padronire di tutta l'Europa è un po' troppo! Quanto all'Austria, non fummo mai amici.
« L'Italia deve completare la sua unità nazionale
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