Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAder perire un milione di fratelli, chcj invocano aiuto, e i cui figli l'Austria manda al massacro nei campi di Polonia, mentre, a noi uniti, darebbero forza politica, e-conomica e morale all'Italia.
      « Siamo contro l'Austria perchè ivi imperano i fattori più irriducibili della reazione- il clericalismo, l'aristocrazia, il militarismo professionale.
      « Siamo contro l'Austria perchè in una guerra contro di essa si rinsalderebbe il nostro sentimento nazionale.
      « Siamo contro l'Austria e contro la Germania perchè il loro trionfo creerebbe un grave pericolo per l'Italia. Esse non ci potranno perdonare mai la neutralità, che considerano come un tradimento di cui vorranno punirci. A Francoforte già si è gridato : Viva gli Stati del Papa! e nel campo, tra gli ulani, si mormora : Prima a Parigi e poi a Roma!
      «< Siamo contro l'Austria perchè la sua sconfitta affretterebbe la realizzazione della previsione di Mazzini sulla scomparsa contemporanea dei maggiori fattori di perturbamento nell'Europa centrale e orientale: l'im--pero degli Absburgo e dei turchi.
      « Siamo contro l'Austria perchè la disfatta dei due imperi segnerebbe il trionfo del principio di nazionalità, cui dobbiamo la nostra risurrezione.
      « Siamo contro l'Austria perchè la sua disfatta impedirebbe la tirannica egemonia tedesca, fiaccherebbe il satanico orgoglio della Germania, che vede negli altri popoli tanti « inferiori ».
      « Siamo contro l'Austria e contro la Germania perchè desideriamo ardentemente che siano puniti i nuovi e più barbari vandali, che tanti delitti contro la indipendenza dei popoli, contro i sentimenti umani, contro la civiltà hanno sinora commessi, e che vorrebbero commettere contro ogni nazione che non si curva sotto il calcio dei loro fucili e non trema al rimbombo dei loro cannoni. »
      Queste le ragioni per le quali l'on. Colajanni invocava la guerra redentrice, come con lui l'invocava tutto lo stuolo dei veggenti, mentre ancora non era stato
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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