Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAgazione del regolamento tedesco di guerra, rivelò al mondo come quei metodi non fossero dovuti ad esorbitanze di soldatesche sfrenate,, ma rappresentassero invece l'ossequente obbedienza ad un Codice del terrore, deliberatamente formulato dall'alto comando ed imposto alle truppe.
      La conoscenza di questo proposito di crudeltà, u-nita ai quotidiani episodi che di quell'atroce metodo di guerra venivano ogni giorno rivelandosi, rafforzò nell'animo degli italiani quell'avversione che fin dagli inizi della guerra esisteva all'indirizzo dei tedeschi. L'opinione pubblica italiana non aveva esitato un momento ad addossare agli Imperi centrali la responsabilità della guerra; nessun tentativo di giustificazione aveva potuto sviarla in questo suo incrollabile convincimento.
      Quando poi alla responsabilità d'aver provocato la tragedia s'aggiunse la brutale ferocia con cui veniva condotta la guerra provocata, l'avversione iniziale si a-cuì e diventò orrore.
      E il passato di ieri risorgeva e portava nuovi elementi contro la Germania. Al tempo dell'impresa di Libia la stampa austro-tedesca ci aveva vituperati e calunniati e scherniti. Ed alle parole dei giornali s'unirono gli atti dei governanti, che ci inibirono costantemente ogni atto con cui avremmo potuto colpire nelle parti vitali la Turchia...
      Se i sentimenti, che ormai destava in noi la Germania, poterono influire sulla volontà italiana che andava maturando, che mai si dovrà dire di quelli che il popolo nostro nutrì in ogni tempo per l'Austria?
      11 senso di orrore che la possibile cooperazione militare con l'Austria ci ispirò, il senso di gioioso sollievo che ci pervase quando quella possibilità sfumò e la neutralità fu proclamata, riassumono tutto il corso della pubblica opinione : il suo passato e il suo prossimo avvenire.
      L'Austria — constata con piena verità il Fanciulli — ha avuto sempre il nostro odio. È stata sempre la nostra nemica. Questo sentimento poteva essere larvato dal corso della vita quotidiana, dalla sua stessa i-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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