Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IIL'AUSTRIA NELL'ADRIATICO
La tradizione austriaca — Le mine vacanti — Rimostranze e difese — I risultati dell'inchiesta — Un discorso dell'onorevole foscari — Il bombardamento d'Antivari — Indennità... a cuerra finita — Il -lavoro sotterraneo in Albania — Gli sbarchi d'armi — I casi Castoldi e Muricchio — Perchè dovemmo occupare Vallona — L'antico programma austriaco — Era l'Austria che ci spingeva all'intervento.
Mentre la guerra europea suscitava i sopiti spiriti italiani e faceva risorgere più insistente la preoccupazione dei nostri interessi adriatici, l'Austria non volle staccarsi da quella ch'era antica tradizione della sua politica : il proposito di menomare con ogni mezzo l'influenza italiana nel mare che la storia ed il diritto dichiaravano nostro.
Piccoli episodi e grandi azioni, operazioni di polizia ed iniziative d'alta politica : tutto fu messo in opera dall'Austria contro l'Italia neutrale per danneggiarne e colpirne gli interessi e il prestigio nell'Adriatico.
La questione delle mine vaganti diede un primo esempio della brutale noncuranza che l'Austria dimostrava verso le più elementari necessità della nostra sicurezza. Preoccupata di guarnire di mine le coste istriane e dalmate, per difenderle anche contro ogni eventualità futura di minaccia italiana, l'Austria procedette a quei lavori senza le precauzioni volute per garantire l'incolumità altrui. Le mine, largamente disseminate e non infisse come le norme tecniche e giuridiche avrebbero richiesto, furono travolte dalle correnti adriatiche e spinte verso le nostre sponde, ove quei pericolosi ar-
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