Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAcima del monte Porre, in prossimità al confine. Col cannocchiale si è potuto verificare che sono uomini dell'esercito austriaco, e non pochi, i quali, sfidando i rigori del freddo e del vento, fra la neve, lavorano alacremente ad opere di difesa.
      « Da quanto si scorge, tale lavorìo deve datare da qualche giorno. Ecco quindi che, in onta alle smentite che si fanno circolare, abbiamo gli austriaci proprio alle porte d'Italia, alle spalle del comune di Selva, i quali austriaci non pensano forse di poter essere veduti dal nostro territorio; ma, se volessero, potrebbero anche farsi sentire, perchè a Selva non c'è che una caserma, che la incrollabile neutralità 'del governo italiano ha lasciata vuota del tutto! »
      Un fiduciario dell'/dea Nazionale mandava da Trento, nel marzo :
      « ...Giungono notizie allarmanti sul modo come le autorità militari intendono ad intensificare la preparazione sui posti di confine.
      « Ho visto che qualche giornale del Regno parla di aumenti nelle guarnigioni intorno a Trento, a Mattar elio' verso Rovereto e a Civezzano verso ia Val Sugana. Ma effettivamente si tratta di misure prese da tempo. Di nuovo c'è solo il cambio dèlie truppe, avvenuto lunedì scorso : è una novità relativa, perchè da tre mesi a questa parte il Trentino, in fatto di truppe, può considerarsi una giostra in movimento perpetuo.
      « Grave è ciò che avviene sui posti di confine, dove si afferma che i comandanti austriaci, dove la frontiera non è bene delimitata o trovasi tuttavia in contestazione, hanno avuto l'ordine di occupare « intanto » le zone contestate. La cosa appare enorme, ma non c'è da stupirsene quando chi la compie ha sempre professato la teoria del « quello che è tuo è mio. »
      « Eccovi qualche particolare. Un primo incidente è avvenuto lungo il confine che dalla vetta Tre Cime di Rovereto scende alla strada fra Toblàch e S. Stefano di Cadore. Sulla vetta naturalmente ci sono ancora due metri di neve, ma giù yerso la strada i sentieri sono praticabili. Ora, siccome quella posizione ha valore appunto
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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