Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAin Galizia, che lo aveva condannato senz'altro a morte. Pertanto ciò le si comunicava affinchè non facesse più assegnamento sul sussidio che non potrebbe più venire corrisposto alla famiglia di un soldato che aveva intenzione di tradire... la patria.
L'Idea Nazionale, a sua volta, pubblicava queste notizie da Trieste, che forse peccavano d'esagerazione, ma certamente non mancavano d'un fondo di verità :
« In città ora ci si occupa seriamente di un fatto solo: la revisione delle leve. Tutti gli uomini che hanno meno di trentasei anni, ed erano stati dichiarati inabili al servizio militare, vengono visitati di nuovo. Su cento di loro, 95 in media sono dichiarati capaci di servire, e vengono incorporati al Landsturm.
« La misura ha colpito specialmente la borghesia italiana. Oggi si può dirlo : quasi tutti i giovani delle famiglie anche modestissimamente abbienti, in un modo o nell'altro, riuscivano a farsi esentare dal servizio. Le operazioni di leva andavano con la massima regolarità, nessuno faceva il soldato e non se ne parlava più.
(t Ora, questa revisione fatta con sistemi straordinari e con gente nuova, distrugge tutto questo idillio passato. È proprio la revisione che spopola improvvisamente le famiglie borghesi italiane, che porta via la migliore nostra gioventù, che annienta addirittura le forze della italianità a Trieste.
« A quanto pare, la revisione darà in tutta l'Austria circa cinquecento mila uomini, che saranno mandati nel Belgio a sostituire la seconda linea tedesca che passerà in Francia. »
Se Trieste piangeva, Trento non aveva certamente ragione di conforto.
« La situazione nel Trentino — scrivevano da Brescia al Messaggero — per tante ragioni angosciosa, si va facendo, di giorno in giorno, più grave, a causa della mancanza della popolazione maschile, requisita quasi totalmente per il servizio militare.
« Le leve nel Trentino non si contano più, è immi-
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