Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOstatò la mancanza di più di cento uomini. E soggiungeva :
      ¦« Un episodio simile avvenne anche al confine, sul monte Verde, dove fu mandata una pattuglia di tre soldati in esplorazione. Visto che non tornava, ne fu mandata una seconda e, visto che delle due non si avevano notizie, il tenente che comandava la truppa andò con tutto il resto dei suoi soldati a vedere che cosa fosse successo: e sul confine trovò... sei fucili, ma dei suoi soldati neppure l'ombra.
      « Altre diserzioni erano avvenute in altri punti del confine, e perciò tutte le truppe italiane furono richiamate e quindi fatte proseguire per Innsbruck... ossia per la Galizia. Si tratta di uomini tra i 35 e i 42 anni, con molti figli; e, poiché ormai tutti sanno che Galizia è sinonimo di morte, potete immaginare lo strazio del paese. Furono mandati lontano anche i più vecchi e i meno abili, che erano stati lasciati qui a guardia dei ponti e delle linee ferroviarie. »
      « Ai feriti — scriveva Franco Caburi dal confine trentino — che ritornano in patria, è vietato di parlare. Ma come fare per ottenere che il divieto sia rigorosamente rispettato? I feriti sono molti, e basta che alcuni si lascino scappare qualche frase, perchè poi un po' alla volta la dolorosa istoria dei loro patimenti venga completamente alla luce. Per esempio, ci sono stati alcuni che nonostante le gravi minaccie delle autorità hanno avuto il coraggio di sostenere apertamente che a Innsbruck furono trattati male perchè erano italiani. Altri hanno raccontato di essere rimasti in Galizia per cinque giorni di seguito senza cibo e di essere stati costretti, per sfamarsi, ad estrarre cor. la baionetta dalla terra le patate e a mangiarle crude; altri ancora si sono trovati in condizione di dover masticare la corteccia degli alberi, per avere in bocca un po' di sapore di sale.
      « Il reggimento, nel quale predominava l'elemento trentino, dopo esser stato condotto in giro per la Galizia senza mèta, benché fosse sfinito dalle lunghe e inutili rnarcie, fu mandato al fuoco in prima linea, I soldati si
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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