Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
Trieste un inferno — I combattenti coatti — Milioni che sfumano — Le liste di proscrizione — Il giudizio statario — Minaccia di fucilazione e di capestro — Arresti e condanne — Il tricolore a Trieste — La scuola slovena — Ancora processi politici — Le fucilazioni nel castello — Una bassa insinuazione — La protesta dei profughi — Le onoranze a Verdi e la polizia austriaca — Il terrore in Dalmazia — Ostaggi minacciati di morte — Un irredentista fatto sparire — La legge marziale per il Trentino — Perquisizioni e spionaggio — L'arresto d'un dodicenne — La minaccia di distruggere Trento — Il deputato Conci protesta — Un appello all'azione italiana.
Pochi giorni dopo scoppiata la guerra europea, la vita di Trieste era già un inferno. Era dell'agosto 1914 una lettera ohe pubblicò Videa Nazionale e in cui era detto :
« La vita di Trieste è fatta di dolore, di silenzio e d'angoscia. La mobilitazione ha diradato gli uomini e ha spento la vita. Venticinquemila triestini marciano nei reggimenti austriaci, in gran parte verso la frontiera russa. Solo le razzie dei negrieri possono dare un'idea di questa leva immane austriaca. 11 dare volontariamente la propria vita in guerra è il supremo diritto che un uomo ha di fronte alla società. Con la guerra si viola la legge di natura, che concede all'uomo un periodo di vita e gli dà l'istinto di conservarla; ma si afferma davanti al mondo sociale nel modo più potente la propria volontà migliore, la volontà patriottica. Si sopprime la carne; si esalta lo spirito.
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