Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAoggi sono indifferenti o quasi. Prima accettavano il punto di vista italiano, anche per la Dalmazia, oggi lo discutono o lo respingono. È impossibile dire in che relazione stia l'opinione pubblica espressa dai giornali coi propositi delle classi dirigenti, ma è certo che l'Italia neutrale, ostinatamente neutrale, non ha una borine presse nell'impero moscovita. Ed è giusto che sia così. Se domani i russi, battuti ancora una volta gli austriaci nei Carpazi, occupassero con forti contingenti l'Ungheria, il tono della loro stampa che oggi è — nei riguardi dell'Italia — agro-dolce, diventerebbe aspro e nettamente ostile. La realizzazione del punto di vista serbo, già in parte accettato dalla stampa russa, potrebbe creare qualche serio imbarazzo all'Italia.
« Ora è strano, è umiliante che i giornali italiani si lagnino di veder trattata l'Italia neutrale con un'aria di malcelato disdegno. E che si pretende infine? È il destino dei neutrali quello di diventare — nel corso del tempo — a Dio spiacenti ed ai nemici sui... »
Infatti, mentre l'Italia sentiva raffreddarsi le simpatie nel campo dell'Intesa, la stampa austro-tedesca non mancava di lasciar sfuggire, tra le consuete melliflue simulazioni, qualche chiaro accenno ohe tradiva 1 odio e significava la minaccia e la sfida.
Sfide sempre, sfide da ogni parte. I fatti erano palesi, le parole erano pubbliche : fatti e parole creavano un complesso ch'era acutamente valutato e profondamente sentito in tutti gli strati della nazione.
Tutta la lunga vicenda delle nostre relazioni con l'Austria riviveva alla memoria di chi l'aveva seguita e venivano ricordate le frequenti provocazioni, le umiliazioni cocenti. E venivano rivelati in qualche cerchia anche episodi che il senso di decoro o la ragion di Stato avevano tenuto lungamente celati.
Così si cominciò a sapere, in quel tempo, d'un i-gnorato incidente italo-austriaco, che più tardi fu portato davanti al pubblico : impressionante episodio,^ degno d'essere ricordato nei suoi termini esatti, perchè dà-la riconferma dell'oltracotante inframmettenza austriaca
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