Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IIPOETI — LETTERATI — SCRITTORI
Un appello di Gabriele d'Annunzio — L'evocazione di Lissa — Saint-Bon sulla «Formidabile» — La Triplice decaduta — L'Austria non ha anima — Il valore ideale della guerra — Una parola di Montluc — La macabra visione di Erodoto — Sulle orme di San Marco — Un Re poeta — La fede di Nicola del Montenegro — Guerrini, Bertacchi, Ceccardi — « Gli Unni.... e gli altri» — Una promessa di Giannino Antona Traversi — Carducci evocato da Fradeletto — Indistruttibile culto della patria — L' analisi di Paolo Orano — La Germania non vincerà — La questione adriatica — Uno scritto di Ugo Ojetti — I diritti della civiltà italiana — L'azione degli artisti — Puccini, Leoncavallo, Orefice — Il plebiscito organizzato dalla « leonardo da vlnci ».
Oltre la nebbia delle prime incertezze, attraverso l'incubo delle angoscie assillanti, la pubblica opinione attendeva e invocava le voci che additassero la via della soluzione.
Un'alta voce rispose da lontano e cominciò a risuonare infaticabilmente : era una voce che l'Italia amava, una voce che smuoveva i ricordi ed agitava le speranze....
Gabriele d'Annunzio, che della guerra redentrice fu il grande invocatore, iniziò fin dai primordi l'opera animatrice, che doveva culminare poi nell'apoteosi di Quarto e nelle grandiose manifestazioni popolari di Roma.
L'appello di un italiano agli italiani squillò dalla Francia, ove ancor si trovava il poeta, ed ebbe un'eco altissima in Italia.
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